Stai pensando di ristrutturare la tua prima casa? Il 2025 è l’anno giusto per farlo: puoi approfittare della detrazione fiscale del 50% grazie al Bonus Ristrutturazione.
In questo articolo ti spieghiamo in modo chiaro e completo tutto quello che devi sapere per non perdere questa opportunità: requisiti, spese ammesse, scadenze e consigli pratici.
INDICE DEI CONTENUTI:
Il Bonus Ristrutturazione è una detrazione fiscale IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per lavori edilizi su abitazioni. Nel 2025, il beneficio è stato confermato nella misura massima del 50% per interventi su edifici residenziali, con un tetto di spesa fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Questa agevolazione è molto apprezzata da chi affronta ristrutturazioni su prima casa, perché consente un importante risparmio fiscale distribuito in 10 rate annuali di pari importo.
Il bonus è rivolto a proprietari e titolari di diritti reali sull’immobile, ma anche a inquilini, comodatari, coniugi e familiari conviventi, purché sostengano direttamente le spese e risultino intestatari delle fatture e dei pagamenti.
Beneficiari principali:
Rientrano nel bonus tutti gli interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo. In edifici condominiali sono ammessi anche lavori di manutenzione ordinaria sulle parti comuni.
Esempi pratici di lavori ammessi:
Il tetto massimo di spesa detraibile nel 2025 è di 96.000 euro per unità abitativa, e la detrazione spettante è del 50%, quindi fino a 48.000 euro.
La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi.
Esempio: se spendi 40.000 € per ristrutturare la tua prima casa, puoi recuperare 20.000 € in 10 anni (2.000 €/anno).
Per usufruire del Bonus Ristrutturazione è fondamentale seguire con attenzione la procedura fiscale prevista.
Documenti necessari:
Importante: Non sono validi i pagamenti con assegno, contanti o bonifici non parlanti.
Se accedi al Bonus Ristrutturazione puoi richiedere anche il Bonus Mobili 2025, che consente di detrarre il 50% su un massimo di 5.000 euro di spesa per l'acquisto di arredi e grandi elettrodomestici di classe energetica elevata.
Condizione chiave: L'acquisto dei mobili deve avvenire DOPO l'inizio dei lavori di ristrutturazione.
La scadenza attuale del Bonus Ristrutturazione è fissata al 31 dicembre 2025. Salvo nuove proroghe, dal 1° gennaio 2026 l'aliquota dovrebbe scendere al 36% e il limite di spesa a 48.000 euro.
Conviene anticipare i lavori? Sì, chi sta valutando una ristrutturazione sulla prima casa ha tutto l'interesse a iniziare entro il 2025 per beneficiare della detrazione massima.
Posso accedere al bonus anche se la casa è in comproprietà? Sì, ciascun proprietario può detrarre la propria quota di spesa, a condizione che sia intestatario delle fatture e dei pagamenti.
Serve presentare la CILA per accedere alla detrazione? Solo per interventi che la richiedono. Per i lavori minori, può non essere necessaria.
Se pago in contanti perdo il bonus? Sì, il pagamento deve avvenire con bonifico parlante.
Posso fare i lavori da solo e detrarre solo i materiali? No, sono ammessi solo i costi documentati da imprese e professionisti.
Vale anche per seconde case? Sì, ma il bonus è sempre al 50% fino a fine 2025. Non esiste una versione più vantaggiosa per la prima casa, ma è su questa che si concentra l'interesse più comune.
In conclusione, il Bonus Ristrutturazione Prima Casa 2025 rappresenta un'opportunità concreta per chi desidera migliorare la propria abitazione e risparmiare sulle tasse. Approfittarne ora significa beneficiare della massima detrazione fiscale disponibile prima delle probabili riduzioni del 2026.
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