Novità Edilizia

Il rivestimento a cappotto è davvero un intervento sostenibile?

Scritto da Federico Mattei | 11/05/23 8.14

Il rivestimento a cappotto è una consolidata ed efficace tecnica di isolamento termico che, se eseguita correttamente, può offrire notevoli benefici in termini di risparmio energetico. Può essere realizzato all'esterno della struttura oppure sulle pareti interne, con lo scopo di ridurre al minimo la dispersione di calore, evitando sprechi di energia e migliorando la qualità dell’aria negli spazi abitativi. Ma è davvero un intervento sostenibile?

 

Cos'è il cappotto termico e a cosa serve

Il cappotto termico è un sistema di isolamento utilizzato per migliorare le prestazioni energetiche e il comfort abitativo di un edificio. Consiste in uno strato di materiale isolante che viene applicato principalmente sull'esterno della struttura, in modo da formare una barriera contro il freddo, gli spifferi d'aria e gli agenti atmosferici.

Il cappotto termico protegge l'edificio dalle alte temperature estive, contribuisce a mantenere una temperatura interna costante e riduce la necessità di impiegare altri sistemi di riscaldamento o condizionamento dell'aria. Inoltre, è facile da installare ed è un modo semplice ed economico per migliorare l'efficienza energetica degli edifici esistenti.

Nella maggior parte dei casi, nei sistemi costruttivi tradizionali, il cappotto viene realizzato con pannelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS), un materiale plastico. 

Questo materiale ha, nel tempo, ottenuto un vantaggioso equilibrio qualità prezzo permettendo di raggiungere parametri di efficienza notevolissimi e riducendo lo scambio termico tra l'interno e l'esterno di un edificio. Ciò significa miglior comfort interno ma anche minor necessità di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo.

Quindi la risposta alla domanda iniziale è che il rivestimento a cappotto tradizionale in EPS è un ottimo investimento nell'ottica della sostenibilità. 

Ma oltre all'EPS c'è di più.

 

Isolamento termico: quali sono i nuovi materiali sostenibili 

Le innovazioni nel campo della bioarchitettura hanno coinvolto anche l'isolamento termico, e sempre più spesso vengono utilizzati materiali biocompatibili e riciclabili, con un impatto ambientale minimo, per assicurare agli edifici un isolamento termico sostenibile.

Tra questi ci sono isolanti organici naturali come:

  • La canapa, una pianta con proprietà isolanti, resistenza alle tensioni e flessibilità, capace di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici assicurando una bassa conducibilità termica e una maggiore traspirazione, rispetto ai materiali "tradizionali". La fibra di canapa viene utilizzata per realizzare pannelli da applicare sulle pareti interne ed esterne, garantendo così un isolamento a basso impatto ambientale.
  • La fibra di legno, costituita da scarti provenienti dalle segherie. Trattandosi a tutti gli effetti di legno, anche questo materiale assicura permeabilità al vapore acqueo, ottime capacità di accumulo del calore e di isolamento acustico. Il fatto, poi, di essere frantumato in fibre unite poi a formare dei pannelli ne aumenta la stabilità, rendendolo perfetto per l'isolamento di pareti interne, pavimenti, tetti e facciate.
  • Il sughero, un materiale ricavato dalla corteccia della quercia, noto per le sue proprietà isolanti e caratterizzato da un'elevata capacità di accumulo del calore. Viene utilizzato sfuso, come riempimento di intercapedini, oppure sotto forma di pannelli da applicare sulle pareti.
  • La paglia, spesso usata assieme ad argilla e calce, ha ottime proprietà termoisolanti e traspiranti. È uno dei materiali più utilizzati in bioedilizia, poiché facilmente rigenerabile, poco costosa e biodegradabile.
  • La fibra di cellulosa, è uno dei materiali edili più sostenibili, in quanto è ricavata dalla carta di giornale riciclata. Assorbe bene il suono e assicura un ottimo isolamento, grazie all'elevata conduttività termica

A questi si aggiungono altri materiali bioedili inorganici come la perlite espansa, l'argilla espansa o la pomice. Si tratta di particelle con un'alta resistenza all'acqua e all'umidità, oltre che sostenibili dal punto di vista ambientale, poiché riciclabili ed economicamente vantaggiose.

Utilizzando prodotti sostenibili per l'isolamento termico è possibile ottenere un rivestimento a cappotto capace di rendere più efficiente energeticamente un edificio garantendo, al contempo, il rispetto dell'ambiente.

Per ottenere ottimi risultati, in termini di prestazioni energetiche, sono necessari dei materiali di alta qualità. Visita i nostri show-room: ti aiuteremo a scegliere i prodotti migliori e più sostenibili per il tuo progetto.